La porta quale simbolo di passaggio, dal dentro al fuori. Dentro c'è il conosciuto, senso di protezione, l'intimo, .. fuori l'esposizione, i luoghi da scoprire, lo sconosciuto.
Non importa dove fosse (ma indizi arabi si lasciano cogliere) 'sta porta.
Poi il pensiero volge alle mani che hanno toccato, sfiorato, impugnato il catenaccio, o a quelle che sagomato la porta, tagliando le assi e componendole, a quelle che l'hanno decorata. Ora vedo le mie, che scrivono ...
Non importa dove fosse (ma indizi arabi si lasciano cogliere) 'sta porta.
Poi il pensiero volge alle mani che hanno toccato, sfiorato, impugnato il catenaccio, o a quelle che sagomato la porta, tagliando le assi e componendole, a quelle che l'hanno decorata. Ora vedo le mie, che scrivono ...
5 Comments:
E della chiave, quanto si potrebbe dire della chiave!
Associando (non so se vergognarmene) sorge "la chiave nella topa" (sì, sì , proprio scritto così)...
ciao!!! scusa se passo a trovarti con un pò di ritardo..
il blog è sempre molto bello, ...i blog relativi ai viaggi mi piacciono davvero moltissimo, forse perchè ho un interesse per il mondo davvero fortissimo! un salutone grande da claudio alphac61
Non hai idea di quante volte anche io ho fatto gli stessi pensieri :) guardando uno scorcio di città antiche, anche solo la mia :) e soprattutto la sera, immaginarmi racconti infiniti di scarpette che corrono, vestiti fruscianti, cavalli, e porte che chiudono e aprono :) si, è una maniera di vivere l'avventura non fuori, per strade lontane, ma dentro, nel lasciare che l'energia del posto e il vento raccontino storie antiche :)
La chiave è sempre maschile, comunque, ed è una fortuna del mondo se chiave e serratura si incontrano! :) quelli giusti, non i passpartout e le porte girevoli, s'intende!!!
Un bacione, Willa
l'uomo sempre in viaggio a come casa il mondo ... speedoabbraccio
bella foto ma ricorda la solitudine...
feau
http://federicaurora.splinder.com
Post a Comment
<< Home